La tradizione del lancio del riso sulla coppia appena sposata ha radici antichissime e leggendarie che vanno fatte risalire alla tradizione cinese. Secondo la leggenda che ancora oggi viene tramandata, infatti, un genio buono ha “seminato” i suoi denti in un campo per alleviare le sofferenze della popolazione colpita da una funesta carestia. Da allora il riso, oltre che l’alimento più diffuso in Asia, è simbolo di prosperità, ricchezza e salute
Il riso tra gli antichi romani
Fonti storiche rilevanti ci raccontano di come l’uso di lanciare qualcosa agli sposi fosse diffuso anche tra gli abitanti dell’Urbe. All’epoca, però, non si trattava di riso, ma di chicchi di grano. Tra i romani, infatti, il grano era il simbolo di prosperità e ricchezza. Quando il grano cominciò a scarseggiare si fece ricorso al riso, meno costoso e molto più facile da reperire.
L’usanza oggi
Come abbiamo già accennato l’usanza di lanciare riso agli sposi è diffusissima ancora oggi anche se, nel corso del tempo, ha subito qualche lieve modifica. Anzitutto il riso. Non sempre si tratta di semplice riso da cucina. Molto spesso viene utilizzato riso colorato. Ultimamente, inoltre, si sta diffondendo l’uso di “mescolare” al riso confetti colorati o, addirittura, sostituire del tutto il lancio del riso con i confetti. I più tradizionalisti continuano a prediligere l’utilizzo del riso bianco, ma non mancano le varianti più “originali”.
L’usanza del riso agli sposi continuerà ancora a lungo? Difficile dirlo. Se in molti non vogliono assolutamente rinunciare a questa tradizione, è bene sottolineare che comincia a diffondersi una certa “resistenza” tra gli sposi. Le ragioni vanno ricercate sia in motivazioni di carattere etico (il riso è un alimento, e “sprecare” cibo in tempo di crisi non fa mai bene anche se si tratta di una tradizione antica) sia per la “stretta” di molti comuni italiani che stanno lentamente mettendo al bando questa usanza per ragioni legate alla pulizia e al decoro delle strade. Il riso lanciato, infatti, può restare sul manto stradale anche diversi giorni prima di essere rimosso dagli operatori ecologici.
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